SANTA VERONICA, DETTI DIVERSI
…Veronica Giuliani è un luminare tanto grande di Santità che basterebbe da solo a illustrare la Chiesa, a disprezzo dell’irrisione e della calunnia della più superba e mordace filosofia degli increduli (Pio VII).
Le cose che la vergine Veronica scrisse, con l’aiuto certamente di Dio, saranno di grande profitto a quelli che studiano di acquistare la perfezione cristiana (San Pio X).
La missione di santa Veronica deve ancora incominciare nella Chiesa… Occorre fermarsi sull’aspetto dell’espiazione, che ha tanta parte nel Diario della Santa e che ci dà il diritto di additarla come Maestra, per eccellenza, della dottrina dell’espiazione… Il Diario è una catechesi, un dottorato, una missione permanente, che la Chiesa del Vaticano II non può né deve ignorare, se vuole dar fondo a tutte le sue energie di ripresa. Un gesto solenne della Chiesa potrebbe ridare al messaggio salvifico della Santa il lancio che merita (Card. Pietro Palazzini).
I favori straordinari, concessi da Dio a Veronica, furono da lei spiegati con quella chiarezza ed esattezza di espressione che formano, del Diario, «uno dei più classici trattati di mistica sacra» (Card. Lucido M. Parocchi, Segretario del S. Ufficio – 1896).
Esprimo i miei auguri più ferventi perché la missione di Veronica, in favore di tutta l’umanità, diventi ancora più estesa e più efficace tramite la sua elevazione alla dignità di dottore della Chiesa Universale, se il Santo Padre lo crederà opportuno (Card. Luigi M. Ciappi O. P., Teologo della Santa Sede).
Mi giova sperare che il Diario abbia ad incontrare il favore di molti e possa a molti giovare per il loro spirituale profitto, e servire ancora di conforto e di stimolo in questa nostra età, sì fertile di corruttela, di miscredenza e di apostasia (P. Pietro Pizzicaria S.I.).
Il Diario si colloca tra la letteratura mistica più alta di tutti i tempi (P. Metodio da Nembro, cap.).
La mistica di Veronica si impone ogni giorno di più all’attenzione degli studiosi. L’abbondanza delle esperienze registrate, la descrizione capillare di inconsueti fenomeni soprannaturali, l’immediatezza delle comunicazioni rievocate, l’umiltà dello stile che rifugge da ogni forzatura retorica e che quindi presenta assolutamente intatta la verità fattuale, l’altissimo livello delle comunicazioni divine, alcune delle quali non hanno riscontro in nessun manuale specializzato: tutto questo permette agli attenti ricercatori moderni di porre santa Veronica Giuliani ai vertici delle anime mistiche di ogni tempo (P. Giocondo Pagliara, cap.).
In santa Veronica la cosa più notevole non sono tanto le grandi penitenze, né pure i fenomeni mistici: ma l’abbondanza di luce mistica e la precisione con la quale spiega magistralmente, come
penso non abbia fatto nessun altro mistico – neppure san Giovanni della Croce -, la diversità delle “comunicazioni” divine che ebbe (P. Làzaro Iriarte, cap.).
Leggevo Veronica, Teresa d’Avila e Caterina da Siena: e questo alimentava la mia preghiera. Ma è Veronica che mi ha dato un amore vivo della Croce e la comprensione della funzione redentrice della sofferenza (Jean-Joachim Bouflet, scrittore).
Le pagine scritte dalla grande cappuccina sono considerate tra le più elevate e le più belle della letteratura mistica. Quando avverrà, come si spera, la proclamazione del dottorato ottenuto dalla “discepola dello Spirito Santo“, la biografia di Veronica Giuliani sarà conclusa (Piero Bargellini, scrittore).
“S. Veronica è il più sublime e necessario soggetto di studio che si sia prodotto dopo il Vangelo” (M.F.B. Dausse, corrispondente dell’Accademia di Scienze di Parigi).